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Il prolungarsi dell’emergenza pandemica da Covid – 19 ha comportato l’inasprimento delle restrizioni già disposte per il comparto fieristico.
Il D.P.C.M. del 14 gennaio 2021, difatti, ha prolungato i divieti di manifestazioni in presenza sino al prossimo 5 marzo.
La pandemia, come tristemente noto, ha determinato un notevole impoverimento del settore; il quale, ad oggi, registra una perdita di quasi 200 milioni di euro (quasi l’80% in meno del fatturato registrato negli anni precedenti, secondo quanto stimato da Cerved Group S.p.A.
A dette somme, devono peraltro aggiungersi ulteriori 12 miliardi di euro di perdita, stimati per tutto l’indotto.
Il Governo, dal canto suo, nel corso del 2020 aveva già stanziato 408 milioni di euro a fondo perduto; ma di questi solo l’1,8% sembrerebbe essere stato erogato.
Nello specifico, il predetto stanziamento dovrebbe presentare la seguente fisionomia:
- 200 milioni di euro, saranno da aggiungere al Fondo di promozione integrato (così come previsto nel Decreto Ristori – D.L. n. 137/2020), oggi esteso anche in favore delle imprese che organizzano eventi fieristici;
- 145 milioni di euro, saranno da aggiungere al Fondo Mibact, nato con il precipuo scopo di sostenere il settore fieristico. Di questi, i primi 7,5 milioni di euro sono stati già parzialmente erogati (mentre, per i restanti 137,5 milioni di euro, si resta in attesa della pubblicazione delle regole applicative);
- 63 milioni di euro, oltre ai già stanziati 300 milioni di euro di finanziamenti, saranno da aggiungersi al Fondo gestito da Simest S.p.A.; ciò, al fine di sostenere specificatamente l’intero sistema fieristico.
Le somme stanziate a fondo perduto saranno soggette al c.d. regime de minimis; inoltre, ogni soggetto richiedente potrà beneficiare, al massimo, di un contributo pari ad 800 mila euro.
Inoltre, con il Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020) sono state innalzate a 35 milioni di euro le risorse stanziate per il credito d’imposta (fissato al 30%), in favore delle società che non hanno potuto prendere parte alle fiere internazionali.
Anche nella Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020) sono stati previsti una ulteriore serie di strumenti di sostegno; tanto per il settore fieristico, quanto per quello agroalimentare più in generale.
Nello specifico, in relazione al primo aspetto, è stato previsto:
- il rifinanziamento del Fondo rotativo n. 394/81, istituito da Simest S.p.A. ai fini dell’internazionalizzazione delle imprese (importo stimato pari ad 1,1, milioni di euro);
- il piano straordinario per favorire il Made in Italy (importo stimato pari a 100 milioni di euro annui);
- il Fondo di promozione integrata (importo stimato pari a 465 milioni di euro).
Per quanto concerne il settore agroalimentare, invece, sono stati stanziati:
- 10 milioni di euro per la creazione di un fondo utile a sostenere i costi delle attività di stoccaggio, in impianti situati nel territorio nazionale, dei vini di qualità D.O.C., D.O.C.G., ed I.G.T. certificati od atti a divenire tali;
- 70 milioni di euro per integrare il Fondo di solidarietà nazionale, predisposto in favore delle aziende agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche e fitosanitarie.
Da ultimo, con un emendamento alla manovra, denominato “Ristorante italiano”, è stata introdotta una copertura finanziaria di 1 milione di euro (per ogni singolo anno, a partire dal 2021 sino al 2023) per la valorizzazione delle tradizioni enograstronomiche, dello stile alimentare e delle produzioni agroalimentari italiane.
Avv. Davide Torcello
Dott.ssa Ida Salerno
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