OLIVE: NON SOLO OLIO. ATTIVITÀ OLEOTURISTICA.

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Dal 15 febbraio è possibile avviare nell’intero territorio nazionale attività di oleoturismo. Di seguito alcuni brevi chiarimenti pratici ed operativi.

COSA SONO E QUALI SONO LE ATTIVITÀ OLEOTURISTICHE?

Sono attività oleoturistiche tutte quelle attività intraprese da un’azienda allo scopo di apportare conoscenza sull’olio di oliva.

Nello specifico, rientrano tra queste, l’attività formativa ed informativa rivolta alle produzioni olivicole del territorio e alla conoscenza dell’olio, con particolare riguardo alle indicazioni geografiche (DOP e IGP). È di tipo formativa ed informativa, ad esempio, la raccolta dimostrativa dell’olive, la visita guidata agli oliveti di pertinenza di un’azienda agricola, la visita al frantoio ma anche ai luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’ulivo e alla preparazione dell’olio.
Sono altresì da considerare attività tipica oleoturistica la degustazione e la commercializzazione delle produzioni olivicole aziendali.

HO UN AGRITURISMO O UNA FATTORIA DIDATTICA, POSSO COMUNQUE SVOLGERE’ATTIVITÀ OLEOTURISTICA?

Sì, le aziende agricole che svolgono attività di degustazione, di fattoria didattica, di agriturismo e/o attività agricola multifunzionale ecc…, possono svolgere anche quella oleoturistica secondo le specifiche disposizioni regionali in materia.

QUALI REQUISITI ORGANIZZATIVI DEVE AVERE L’ATTIVITÀ OLEOTURISTICA?

L’azienda che svolge questo tipo di attività deve garantire un’apertura settimanale (o stagionale) per un minimo di tre giorni; deve disporre – per legge – di strumenti di prenotazione delle visite, meglio se di tipo informatico (effetto Covid!); deve affiggere all’ingresso dell’azienda un cartello in cui sia indicato il tipo di attività oleoturistica svolta (raccolta olive, degustazione ecc…), gli orari di apertura, le lingue parlate all’interno dell’attività.

La norma prevede poi l’esistenza di un sito internet aziendale, la presenza – in azienda – di materiale informativo stampato almeno in due lingue.

QUALI I REQUISITI QUALITATIVI?

La legge richiede che l’attività oleoturistica disponga di ambienti adeguatamente attrezzati per l’accoglienza e, in concreto, per il tipo di attività offerta.

Il personale impiegato (compreso il titolare dell’azienda e i familiari coadiuvanti) devono essere competenti e dotati di un’attenta formazione specie con riferimento alle caratteristiche del territorio/prodotto.

La degustazione dei prodotti olivicoli aziendali può avvenire con alimenti agro-alimentari preparati dall’azienda, anche manipolati o trasformati, purché non si tratti di somministrazione di preparazioni gastronomiche.


I commi 513 e 514 della legge di bilancio 2020 hanno esteso alle attività oleoturistiche le disposizioni relative alle attività enoturistiche.Per effetto di ciò, quindi, l’oleoturismo è, come l’enoturisimo, attività agricola connessa.Ai fini fiscali, alle attività di oleoturismo si applica la disciplina fiscale dell’agriturismo, contenuta nell’articolo 5 della legge 413/191.

Avvocato Davide Torcello

Avvocato Massimo Palumbo

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