IL VIGNETO PIÙ ALTO D’ITALIA È IN ABRUZZO: DA QUEST’ANNO IL PRIMO VINO “AD ALTA QUOTA”.

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A Celano (AQ) nella località di Montetino, due giovani imprenditori vitivinicoli, con pregressa esperienza in campo enologico, vitivinicolo e birrario, potrebbero diventare i produttori del vino “più alto d’Italia”; con vigneti e terreni situati a circa 850 metri di quota.

La business idea prende vita dall’acquisizione, da parte dei due imprenditori, di una cantina già esistente; la quale sorge ai piedi della zona montuosa del Monte Tino, nella Marsica abruzzese.

Il progetto è ambizioso: radicare per la prima volta in una zona montuosa la produzione di un vino “di nicchia”, in grado, potenzialmente, di incentivare e di sviluppare l’enoturismo ed il turismo da parte degli operatori del settore e degli appassionati.

La produzione sarebbe infatti la prima in Italia per altitudine diventando, quindi, un unicum a livello nazionale. Il vigneto, così come l’intero complesso aziendale sono stati restaurati nel 2020 (dopo l’acquisizione da parte dei due giovani imprenditori); al fine di raggiungere elevati standards qualitativi, assicurando un prodotto finale locale.

Ciò con una puntuale attenzione all’artigianalità del prodotto finale ed alla valorizzazione del territorio marsicano; il quale resta al centro dell’ambizioso progetto, come dimostrato dal fatto che il vino viene produtto solo con uve dei propri vigneti (senza acquisto da fornitori terzi). Secondo quanto affermato da due imprenditori, l’iter produttivo prescelto è quello attinente all’agricoltura biodinamica; senza l’utilizzo di agenti chimici, né in vigna né tantomeno in cantina. La produzione di vino viene condotta nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e della biodiversità; mediante l’osservazione delle fasi lunari, nonché mediante il mantenimento delle vigne “vecchie” (così da consentire di ottenere alla produzione vitivinicola stessa quei connotati di continuità, serietà, affidabilità).

L’attenzione per il territorio per le tecniche della biodinamica si manifesta anche attraverso la scelta dell’etichettatura delle bottiglie; le quali raccontano, mediante le immagini e le raffigurazioni sulle etichette, il territorio marsicano.

Un chiaro esempio di 100% Made in Abruzzo.

Avvocato Davide Torcello

Avvocato Giovanna Bratti

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