Dal 15 maggio nuovi incentivi per gli allevatori di bovini da carne:

fino a 150 euro a capo per sostenere le razze autoctone italiane.

L’identità alimentare italiana si fa sempre più protagonista anche nel settore zootecnico. A partire dal 15 maggio, prende il via un nuovo regime di aiuti rivolto agli allevatori che scelgono di allevare bovini da carne appartenenti a razze autoctone italiane o comunque riconosciute per la loro territorialità.

Questa misura, promossa da Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), prevede due regimi di sostegno:

  • Uno per chi alleva razze autoctone italiane a rischio di estinzione, con un premio fino a 150 euro per capo;
  • Uno per le razze iscritte ai registri genealogici italiani, con un contributo annuo di circa 60 euro a capo.

I fondi disponibili ammontano a 14,5 milioni di euro e si inseriscono in una strategia più ampia per valorizzare le produzioni locali e tutelare la biodiversità animale.

Tra le razze interessate figurano la Chianina, la Maremmana, la Podolica e la Marchigiana — simboli storici della zootecnia nazionale — che rischiano di essere progressivamente abbandonate a favore di razze più produttive ma meno legate al territorio.

Come presentare domanda

Gli allevatori potranno accedere ai premi tramite i propri CAA (Centri di Assistenza Agricola), che gestiranno l’invio delle domande attraverso i sistemi informativi predisposti da Agea. La misura sarà attiva fino al 15 maggio, data entro la quale dovranno essere registrati tutti i capi allevati e iscritti nei registri ufficiali.

Le informazioni complete sono contenute nelle Circolari Agea del 2025 (n. 304783 e n. 304874).

Una strategia per il futuro

L’obiettivo è duplice: da un lato, valorizzare le produzioni carnee “identitarie”, legate al territorio e alla storia italiana; dall’altro, sostenere economicamente gli allevatori che scelgono un modello produttivo più lento, ma qualitativamente superiore.

Questa misura si inserisce all’interno di un più ampio “sovranismo alimentare” che punta a rafforzare l’autonomia produttiva nazionale e la difesa del patrimonio zootecnico italiano.

Non perdere questa occasione

Il futuro delle nostre razze storiche è nelle mani di chi le alleva. Oggi, più che mai, esistono strumenti concreti per trasformare la passione e la tradizione in un’opportunità economica. Attivati subito, presenta la tua domanda e contribuisci anche tu a preservare il patrimonio zootecnico italiano. Il valore della tua scelta può fare la differenza — per il tuo reddito e per l’identità del nostro Paese.

Avvocato Davide TORCELLO

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