LA FILIERA AGROALIMENTARE ITALIANA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS.

LE MISURE E LE TUTELE PREVISTE DALLE ULTIME NORMATIVE

Il diffondersi del virus pandemico COVID–19 ha stravolto, inevitabilmente, anche gli assetti della filiera agroalimentare italiana.

Per rispondere alle richieste provenienti dagli esponenti del settore, nel corso delle ultime settimane, il Governo ha predisposto una serie di tutele specifiche rivolte agli operai e alle imprese del settore agricolo.

AGGIORNAMENTO
20 MAGGIO 2020

Decreto Rilancio”: Fondo emergenziale per i danni da “Covid – 19” per le imprese agricole e risorse per le imprese viticole

Il cd. “Decreto Rilancio” (D.L. n. 34/2020) ha istituto il “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”; al fine di costituire un ristoro per i danni subiti, a causa della situazione epidemiologica, dal settore agricolo; della pesca e dell’acquacoltura.

Ulteriori risorse, inoltre, vengono stanziate in favore delle imprese viticole; le quali attuano volontariamente un contenimento della produzione di uve (destinate a prodotti D.o.p ed I.g.p.). Ciò attraverso le operazioni di “vendemmia verde” parziale.


MISURE PER GLI OPERAI AGRICOLI

Iniziamo con il segnalare che nel D. L. n. 18/2020 (cd. Decreto “Cura Italia”) è stata inserita una misura rivolta agli operai agricoli che prevede la possibilità per questi ultimi di richiedere un’indennità di 600 euro per il mese di marzo 2020.

Le condizioni per accedere all’indennità sono:

– non essere beneficiari di reddito da pensione

– aver effettuato almeno 50 giornate lavorative nell’anno 2019.

Inoltre, è stata disposta una proroga per l’invio delle domande dirette all’ottenimento della disoccupazione agricola, con scadenza fissata al 1° giugno 2020. Vi segnaliamo di fare attenzione al divieto espresso di cumulare le indennità viste sopra tra di esse e/o con il percepimento del reddito di cittadinanza.

MISURE PER LE IMRPESE

Per far fronte, invece, al dissesto economico nel quale potrebbero incorrere anche le imprese agricole, il Governo (insieme al Mipaaf) ha istituito un Fondo dedicato avente una dotazione pari a 100 milioni di euro.

Il fondo è mirato alla copertura degli interessi passivi, frutto cioè di finanziamenti bancari destinati al capitale circolante ed alla ristrutturazione dei debiti o destinati alla copertura dei costi sostenuti per gli interessi maturati negli ultimi 24 mesi sui mutui contratti.

Sempre in ottica di sostegno, è stata ampliata la portata dell’art. 74 del D. Lgs. 276/03 con il quale si prevede che le spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori svolti nelle attività agricole da parenti o affini, non legati da un rapporto di lavoro autonomo o subordinato, sono estese sino al sesto grado di parentela (e non più solo fino al quarto grado, come nella precedente formulazione).

La tematica che preoccupa maggiormente gli imprenditori agricoli e vitivinicoli sembra essere al momento la flessione dell’export.

A fronte di una sensibile crescita interna di prodotti agroalimentari -proveniente principalmente da “privati”- si registrano la sospensione del canale Ho.Re.Ca. ed un calo sostanzioso della domanda da parte dei Paesi esteri, intra ed extraeuropei.

Difatti, se in un primo momento le misure di contenimento della diffusione del virus avevano interessato isolatamente la nostra Nazione, ad oggi le stesse sono state adottate anche dai “grandi clienti” esteri. Tant’è che Francia, Germania e Stati Uniti hanno diminuito il volume delle proprie richieste, anche a seguito della riduzione degli orari di apertura delle attività di ristorazione e della sospensione delle attività alberghiere.

Sotto questo profilo, dunque, il potenziamento apportato a favore delle dogane interne dovrebbe anche essere volto ad evitare l’interruzione delle catene di approvvigionamento alimentare.

Proprio con lo specifico fine di scongiurare il collasso del sistema d’esportazione, ed in un’ottica di snellimento delle procedure amministrative, il Governo ha richiesto all’European Association for Forwarding Transport (CLECAT) la possibilità di differire il pagamento degli oneri doganali e l’estensione delle scadenze; oltre alla possibilità di predisporre documenti e certificati in formato digitale.

Non da ultimo, la settimana della Pasqua appena trascorsa ha registrato un nuovo incontro tra il Ministro Bellanova e gli Assessori regionali per l’Agricoltura, incentrato sui fondi agricoli creati a seguito dell’emergenza.

Al fine di agevolare l’accesso al fondo europeo destinato allo sviluppo rurale (di ammontare complessivo pari a 6 miliardi di euro, di cui solo 1 – 1,2 miliardi destinati al nostro Paese) si è fatto ricorso alle risorse già stanziate – ed in parte inutilizzate – per il periodo 2014-2020; oltre alla possibilità di agevolare l’immissione di liquidità nel settore.

La “virtuale” divisione delle somme disponibili, all’inizio, pareva maggiormente propensa a favorire le regioni del Centro – Sud Italia; mentre oggi sembra virare, piuttosto, verso le Regioni del Nord del Paese.

Tali somme potrebbero interessare tanto la vendita diretta di beni, quanto gli agriturismi o il potenziamento delle strutture rurale di Primo Soccorso.

LE FIERE: VINITALY E PROWEIN

In questo quadro, già complicato, si aggiungono le ultime notizie provenienti dal mondo fieristico.

La necessità di assicurare la salute pubblica, nonché la quasi sicura assenza delle grandi etichette, hanno condotto i rappresentanti delle Associazioni del settore vitivinicolo e gli imprenditori ad una (seppur giusta e dovuta) amara conclusione: il rinvio del Vinitaly ad Aprile 2021.

L’impatto internazionale della pandemia ha fatto registrare, altresì, la sospensione della “Prowein”, altro grande appuntamento vitivinicolo europeo di marchio tedesco.

ALTRI ASPETTI NORMATIVI CHE INCIDONO SULLA FILIERA AGROALIMENTARE

Anche le procedure degli esami chimico-fisici ed organolettici per i vini DOP e IGP, effettuati dalle commissioni di degustazione, hanno subito delle sospensioni (a seguito del decreto n. 936 del 23 marzo u.s.).

Risultano sospese inoltre alcune attività di tipo amministrativo, tra le quali:

– l’invio degli esiti degli esami già svolti;

– le richieste di nuovi prelievi da parte delle aziende

– la presentazione dei ricorsi per i mancati riconoscimenti.

Le misure apportate in questi giorni, come qui esaminate, hanno senza dubbio un impatto rilevante per la filiera agroalimentare.

Ci auguriamo (e riteniamo doveroso) che possano essere predisposte nuove coperture finanziarie per il settore agroalimentare, tanto più nel caso in cui la situazione emergenziale si protragga oltre il termine di fine pandemia attualmente previsto.


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