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Newsletter Confindustria CH-PE Ottobre 2019 n. 01

Ricordiamo i termini per le presentazioni delle dichiarazioni di vendemmia, delle dichiarazioni di produzione vinicola e delle domande di aiuto alla campagna vitivinicola 2019/2020 al fine di accedere alla “Misura investimenti OCM vitivinicola”.

Si avvicinano i termini per la presentazione delle dichiarazioni di vendemmia e di produzione vinicola fissati, rispettivamente, per il 15 novembre ed il 15 dicembre 2019.
Infatti, con decreto n. 77 del 18 luglio 2019, il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Mipaaf) ha previsto, a livello generale, le disposizioni nazionali per l’attuazione del Regolamento delegato (UE) n. 2018/273 e del Regolamento di esecuzione (UE) emesso dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2017.
Ciò al fine di allineare la disciplina nazionale a quanto stabilito a livello eurounitario in tema di autorizzazioni; di certificazioni; di registrazioni; di dichiarazioni e di notifiche richieste per gli operatori vitivinicoli.
Nello specifico, è stata l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea), con la Circolare Coordinamento n. 71032 del 13 settembre 2019 (come modificata dalla Circolare Coordinamento n. 81273 del 22 ottobre 2019) a definire le modalità e i termini di presentazione delle dichiarazioni suddette.
Si tratta di due dichiarazioni obbligatorie che riguardano, da un lato la fase della produzione, intesa quale attività di raccolta e di successiva cessione e/o vinificazione delle uve da vino (dichiarazione di vendemmia); e dall’ altro, la fase della lavorazione e della trasformazione delle uve da vino (dichiarazione di produzione).
Con particolare riferimento alla dichiarazione di vendemmia, è bene precisare che i soggetti obbligati alla presentazione sono i produttori di uva da vino (che procedono alla raccolta, cessione e vinificazione di uve proprie e/o di mosti acquistati); i soggetti intermediari di uva e le associazioni e le
cantine cooperative (in relazione esclusivamente alle uve raccolte dai soci o agli eventuali vigneti condotti direttamente dalla cantina medesima).
Il predetto D.M. n. 77 del 18 luglio 2019 ha, inoltre, stabilito che, sulla base dei dati riportati nella dichiarazione di vendemmia, i conduttori di vigneti devono effettuare la rivendicazione delle uve D.O. (Denominazione di Origine ) ed I.G. (Indicazione Geografica); rivendicazione che deve essere, dunque, presentata contestualmente alla dichiarazione di vendemmia medesima.
A tale dichiarazione risultano tenuti altresì i conduttori di vigneti che hanno effettuato la “vendita su piante” delle uve (inserendo i dati dell’acquirente nell’apposito Quadro F della dichiarazione); nonché coloro che hanno ottenuto, nel terreno interessato, una produzione “pari a zero”.
Per ciò che concerne, invece, la dichiarazione di produzione vinicola, alla presentazione di quest’ultima risultano tenuti i produttori che hanno effettuato la vinificazione di uve proprie e/o di mosti acquistati; nonché le associazioni e le cantine cooperative. Secondo quanto previsto dalla circolare Agea dello scorso 22 ottobre (in rettifica alla precedente circolare Agea del 13 settembre summenzionata), le dichiarazioni vitivinicole devono essere presentate entro i termini stabiliti con riferimento alla Regione o Provincia autonomia in cui risultano ubicati i vigneti e gli impianti.
La presentazione delle suddette dichiarazioni è subordinata, inoltre, alla formazione di un fascicolo aziendale presso l’Organismo Pagatore competente territorialmente (individuato in base alla sede legale dell’azienda o, in caso di ditta individuale, alla residenza del titolare dell’impresa); nel quale confluiscono le informazioni ed i dati necessari alla compilazione delle dichiarazioni. Ciò nel rispetto di quanto previsto dal D.M. n. 162 del 15 gennaio 2015, che disciplina nello specifico il contenuto del fascicolo de quo.
Una volta scaduto il termine per la presentazione delle dichiarazioni, è possibile apportare modifiche e/o rettifiche alle dichiarazioni medesime attraverso l’istituto del Ravvedimento Operoso (disciplinato dalla Legge n. 238/2016); il quale consente la correzione di errori od indicazioni inesatte non essenziali ai fini della quantificazione e della qualificazione del prodotto.
Il possesso di un fascicolo aziendale regolarmente aggiornato e la presentazione delle dichiarazioni suddette risultano ancor più rilevanti per le aziende vitivinicole operanti sul nostro territorio. La Regione Abruzzo, infatti, ha indetto, lo scorso 3 ottobre, un “Avviso per la presentazione delle domande di aiuto alla campagna vitivinicola 2019/2020”; al fine di accedere alla “Misura investimenti OCM vitivinicola”, prevista in conformità a quanto richiesto dai Regolamenti europei n. 1308/2013; n. 1150/2016 e n. 1149/2016.
La “Misura Investimenti” è stata attivata nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno (PSN) in ambito vitivinicolo. Si tratta, in particolare, di un programma (a valere su fondi europei) per il sostegno finanziario (per un importo di circa 3 milioni di Euro) alle aziende operanti nel settore che intendano effettuare investimenti materiali e/o immateriali in impianti ed attrezzature; nonché in strumenti di commercializzazione.
Si tenta, dunque, di incrementare, complessivamente, i rendimenti delle imprese vitivinicole, sia in termini di adeguamento delle performance aziendali alle esigenze del mercato; che in termini di aumento della competitività economica.
Ciò attraverso un programma di investimenti che riguardi non solo la fase di produzione del vino (attraverso la predisposizione di nuovi impianti ed attrezzatura); ma anche quella di commercializzazione del prodotto finito (mediante lo studio di innovative strategie di marketing e di vendita).
I beneficiari sono le imprese agricole (limitatamente alle microimprese; piccole e medie imprese) operanti sul territorio abruzzese che svolgono attività di produzione delle uve (e/o di mosto); di elaborazione; di confezionamento; di lavorazione; di trasformazione e di commercializzazione di vino. Gli interventi ammessi devono specificamente riguardare: la produzione del vino; il controllo di qualità; il marketing dei prodotti vitivinicoli; gli investimenti relativi alla partecipazione nel programma di sviluppo dell’azienda (compresi gli onorari previsti per i professionisti, quali architetti, ingegneri e consulenti).
Il termine per la presentazione delle domande di aiuto è fissato il 15 novembre 2019.
Si tratta di una misura che denota l’attenzione della Regione Abruzzo al
comparto vitivinicolo; in un’ottica di valorizzazione e potenziamento delle
caratteristiche del nostro territorio.
Del resto, il settore vitivinicolo ha registrato, negli ultimi anni, un trend positivo con particolare riferimento anche alle realtà imprenditoriali abruzzesi (che, spesso, hanno ottenuto importanti risultati nei mercati
esteri). Tale finanziamento regionale rappresenta, dunque, un importante chance per quelle aziende che intendono aumentare la propria competitività sul mercato di riferimento; investendo nuove risorse nella produzione e nella commercializzazione dei propri prodotti.

Avv. Giovanna Bratti e Avv Davide Torcello

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